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Il Cremaschino, caffè identitario e filosofico, che ha fatto colpo

Testata: CremonaSera

 È stato presentato ufficialmente lunedì sera, Il tavolo alla conviviale della Confraternita del Tortello del Direttivo cremasco presso il ristorante Area 51 di Chiave, della Conil nuovo caffè di Crema, battezzato Cremaschino. fraternita "L'idea di un caffè che fosse solo nostro, come il del Tortello Tortello cremasco e il Salame Nobile, e si potesse cremasco degustare solo in terra cremasca era stata propo e, in basso, sta alla Confraternita nell'ambito di una passata il caffè conviviale da Luciana Giovanna Groppelli, inizia Cremativa accolta con favore ed entusiasmo dal Gran schino Maestro Roberta Schira, dal Direttivo e dai convenuti. Ne avevamo già parlato, ma ora dall'ipotesi s'è passati ai fatti. E noto che i luoghi sono spesso associati ai loro prodotti gastronomici e che tali legami portino notorietà e vantaggi turistici. Questo è stato il pensiero nascosto che ha mosso questa proposta", hanno spiegato Groppelli e Annalisa Andreini. L'idea è che il Cremaschino possa catapultare subito il pubblico nel sapore e nel gusto del piatto tipico per eccellenza, il Re Tortello cremasco.

Il nome Cremoschino suscita subito simpatia. Anticamente era quello di un vitigno autoctono. Esistono diverse ipotesi a tal proposito e una ricerca di storia locale potrebbe approfondirne l'origine. Ma torniamo a noi. La proposta di partenza andava perfezionata. È qui che è intervenuta la food blogger di Capralba, che ha apportato alcune modifiche. Gli ingredienti oggi sono: caffè (lungo), panna fresca aromatizzata, cioccolato fondente, granella di Amaretto Gallina, Mostaccino e cedro candito (pestati al mortaio), più un ingrediente segreto.

Il Cremoschino è stato accolto con entusiasmo ed è già stato richiesto da alcuni bar. "Abbinati pensiamo a tante idee e progetti, la cui realizzazione avrà bisogno del coinvolgimento di molti attori: i due istituti di Crema legati al mondo della salabar e della cucina e altre eventuali scuole interessate, ma anche il Comune, gli esercizi commerciali, che potranno inserirlo nei loro menu come proposta turistica, oltre che per i cittadini. Si potrebbe pensare a un piccolo concorso tra scuole per ideare il logo e uno slogan correlato, con esposizione dei lavori finali alla Galleria del San Domenica", hanno dichiarato lanciatissime Groppelli e Andreini. Il marchio De.Co., appena presentato alla festa del Salame Nobile, potrebbe suggellare il tutto.

La ricetta base è stata presentata agli istituti Cr.Forma (attivo nel servizio, l'altra sera) e Sraffa di Crema, che lo potranno interpretare con le loro proposte, pur rispettando gli ingredienti di partenza. "Tante sono le cose ancora da fare e da decidere insieme, ma c'è tutta la determinazione per arricchire ulteriormente la nostra città attraverso un'idea che ricordi, come filo conduttore, il Tortello della tradizione e i suoi ingredienti".

"Un'idea ambiziosa, quella di un caffè per finire il pasto, espressione del territorio cremasco con gli ingredienti del Tortello", ha affermato Schira. Alla prima ufficiale di lunedì c'era anche l'assessore al Commercio di Crema, Franco Bordo, che ha ribadito il successo delle tradizioni enogastronomiche tra la gente, come dimostrato dalla recente Festa del Salame Nobile Cremasco. Ai tavoli, intanto, sono stati serviti anche i biscotti a forma di Tortello: una pasta frolla con il ripieno tipico realizzata da Andreini e dalla signora Fiorenza, grazie alla disponibilità della Trattoria Severgnini.

Luca Guerini

 

 

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